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La Caritas lancia un appello d'emergenza per sostenere le persone colpite dal terremoto in Croazia

Caritas Internationalis lancia un appello di 880.000 euro per aiutare Caritas Croazia ad assicurare condizioni di vita sicure e dignitose alle persone rimaste senza casa a causa del recente terremoto.


"La terra trema ogni giorno dal primo terremoto e la gente vive in costante paura e ansia. Una vasta area di circa 2000 chilometri quadrati è stata colpita", dice Suzana Borko, vicedirettrice di Caritas Croazia.


"Duecento volontari della Caritas sono andati a consegnare cibo e prodotti per l'igiene alle persone colpite dal terremoto. Ora ci stiamo concentrando sul lungo termine, perché vogliamo aiutare le persone a ricostruire le loro case e le loro comunità".

Il progetto della Caritas, della durata di otto mesi, aiuterà inizialmente fino a 200 famiglie, fornendo alloggi prefabbricati in container e aiuto finanziario e tecnico, in modo che le persone possano riparare le loro case.


"Molte delle persone colpite nelle zone rurali vogliono rimanere vicino ai loro raccolti e al bestiame, così dormono nei fienili, nelle loro auto e nelle rovine delle loro case. Caritas Croazia li aiuterà a ricostruire le loro case e le comunità in modo che possano vivere in condizioni di sicurezza e dignità", dice.


Il terremoto di magnitudo 6,4 ha colpito circa 30 miglia a sud di Zagabria il 29 dicembre, tra le città di Petrinja, Sisak e Glina. È stato il secondo terremoto in due giorni e il più forte della zona da 140 anni.


La risposta di Caritas si concentrerà sull'aiuto alle popolazioni delle zone rurali che rischiano di essere trascurate a causa del loro isolamento geografico.


Suzana Borko afferma che fino al 90% delle case nei villaggi tra Petrinja e Glina sono state danneggiate. Una delle sfide è rivalutare l'abitabilità delle case e la loro resistenza in caso di un'altra eventuale scossa.


Nonostante le sfide, vede segni di speranza e dice: "In questo momento difficile abbiamo assistito a una risposta umanitaria miracolosa all'interno del nostro Paese, con molte persone che inviano cibo, vestiti e materiali da costruzione nelle zone colpite". I rifugi dignitosi e la ricostruzione delle case sono un obiettivo primario per noi e resteremo con queste comunità fino a quando non avremo raggiunto questo obiettivo".


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